La buona Landing Page: Responsive Web Design e altre storie
Quali sono i consigli per realizzare una buona Landing Page? Non c’è un modo solo per creare un “pagina di benvenuto” (ovviamente la Landing Page è anche molto altro) ma alcune azioni sono universalmente riconosciute come necessario per avere successo. Alcuni rispondono a certe parole d’ordine, una di queste è “nuova” ma già sulla bocca di tutti: Responsive Web Design.
Il consiglio principale è redigere una Landing Page tenendo bene in mente lo scopo della sua stessa esistenza: ispirare l’utente a compiere un’azione. Che tipo di azione? Le più variegate: acquistare un prodotto, visitare un sito, condividere sui Social Network e così via. Di conseguenza, l’intera struttura – come anche il contenuto e lo stile – deve essere funzionale al compimento di questa azione e a null’altra. Nessuna pubblicità deve imbrattare la Landing Page, dunque. Lo stesso dicasi per link esterni e per immagini che non hanno a che fare con lo scopo ultimo.
La Landing Page deve essere anche semplice e accessibile. Bisogna lasciare perdere “i colpi di estro” che impongono l’utilizzo di Flash, Java e così via. Oggetti di tal fatta appesantiscono la pagina, ma il problema vero è un altro. Esistono molti utenti che, tutt’ora, non hanno installato i relativi plugin sui propri dispositivi, che fanno fatica a installarli, e che dunque non “vedrebbero” la Landing Page. E allora la pagina migliore è quella scritta in un puro e semplice Html, accessibile a tutti e quindi passibile di un tasso di conversioni più alto. Per conversione si intende la trasformazione del contatto (dell’utente con la pagina) in profitto (compimento dell’azione suggerita).
La Landing Page deve essere… Veloce. E non solo a caricarsi. La Landing Page è una pagina che potrebbe essere definita pubblicitaria, e quindi deve essere realizzata pensando a un messaggio pubblicitario. Deve colpire e deve farlo subito. La frequenza di rimbalzo è sempre abbondante, per questo l’utente che clicca sulla LP deve, in pochissimi secondi, capire di cosa la pagina tratti e cosa la pagina vuole che egli stesso faccia. Attenti alla grandezza dei caratteri, all’immagine al centro della pagina, e al testo. Comportatevi da copywriter.
Bisogna considerare la Landing Page come l’anello di una catena. Va contestualizzato. Va immaginato il percorso dell’utente, il quale ha navigato fino a “beccare” la LP. E’ dunque necessario armonizzare il messaggio e gli stili della pagina con il passaggio precedente, che potrebbe essere – ad esempio – un banner di un sito legato alla stessa Landing.
Ritornando al tema dell’accessibilità, si sta imponendo la tecnica del Responsive Web Design. Ovviamente non si tratta di una tecnica esclusivamente utilizzata per le Landing Page, anche se è proprio in quest’ottica che trova una ancora più spiccata utilità. Per Responsive Web Design si intende quella tecnica che adatta in automatico la pagina al dispositivo di fruizione. Le dimensioni – e di conseguenza le proporzioni – di una pagina sono diverse se la si legge dallo schermo di un pc, dal display di uno smartphone o dallo schermo di un tablet. Il Responsive Web Design si basa su due fasi: la prima è quella di Dispositive Detection: la pagina stessa deve capire su che dispositivo sta per essere fruita; la seconda è quella di adattamento: ossia la pagina, dopo aver capito su che dispositivo “si trova” modifica la disposizione del layout e, nei casi più avanzati, altera la proporzione delle immagini.
Il Responsive Web Design è il modo migliore per rendere una Landing Page leggibile e immediata da tutti e su ogni mezzo. Se l’importante è colpire velocemente, la cosa non può prescindere da una certa armonia tra contenuto e dispositivo.
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