Con Register.it il web design fai da te. Sicuri di risparmiare?
Register.it ha recentemente sponsorizzato (anche in TV) il suo nuovo servizio mediante il quale è possibile creare un sito web “di vero design” in autonomia e con pochi passi. La cosa più sconcertante è che tramite lo spot l’azienda ha ridicolizzato e sminuito l’attività di web designer facendola passare per un semplice lavoro da poco. Noi di NetBoss.it non possiamo che appoggiare la protesta inizialmente avviata da Italian Web Gallery.
Conoscete già Register.it, il noto servizio che consente di registrare nuovi domini online al fine di creare un sito web. Da poco è iniziata la loro nuova campagna commerciale, a questo link, attraverso cui è possibile acquistare un sito “fai da te“. Il fatto più disdicevole di questa campagna pubblicitaria è il modo in cui viene definito il processo di creazione di un sito web. Ecco due degli slogan utilizzati:
“Pensavo che creare un sito web richiedesse tante competenze, tempo e denaro. Invece nulla di più facile, veloce, economico e divertente!”
“Poi con Register.it ho scoperto di essere un ottimo web designer!”
È facile capire come si stia cercando di far passare una vera e propria professione per una banale procedura che impiega solo 5/10 minuti di tempo. La domanda che ci sorge spontanea è perchè Register.it sta andando contro i suoi stessi clienti?
Probabilmente l’azienda ha intenzione di ampliare il loro target rivolgendosi ad utenti inesperti, puntando su servizi a basso costo, proponendo quella che è l’attività di realizzazione siti web, come un processo alla portata di tutti, semplice ed economico. Niente-di-più-falso. L’utente inesperto, come nella maggior parte dei contesti, ottiene ciò che spende, e questo è ciò in cui dobbiamo sensibilizzare il cliente. Fare un sito senza un approccio tecnico, senza l’impegno di un team di esperti equivale a non farlo, e questi servizi non portano ad altro che ad una perdita di tempo e denaro.
Nonostante questo, è auspicabile che la maggior parte dei siti web creati utilizzando queste tipologie di servizi low-cost siano poco efficienti e malfatti, e quindi parte di questi siti potrebbero trasformarsi in nuovi lavori per web master esperti.
Il nostro articolo prende spunto anche dalla campagna di protesta mossa dalla redazione di Italian Web Gallery che si è decisamente schierata riguardo all’emissione di questi servizi a basso costo. Dopo il primo fermento da parte della community di web master è nato il nuovo sito provocatorio www.costruiscilatuabaracca.it, ironizzando appunto sulle nuove alternative “fai da te” proposte dalle aziende come Register. Tutta la comunità sembra appoggiare queste proteste da parte di iWG. Infatti, nella pagina Facebook del blog molti utenti hanno commentato con frasi di sconcerto nei confronti di Register.it e sul futuro della professione di web designer.
Colpo di scena, non tarda ad arrivare una risposta più o meno ufficiale da parte di Register.it, risposta pervenuta con un commento all’interno della blog di iWG:
Che dire, anche se lo slogan è stato modificato lo spot in TV ha girato più e più volte e il servizio, secondo noi, racchiude lo stesso significato diffamatorio, ma apprezziamo comunque la diplomatica risposta data.
Infine non mancano le risposte “costruttive” dal mondo delle rete, riportiamo qui quello che riteniamo uno tra i più pungenti commenti scritti sull’argomento, realizzato da parte di Riccardo Kir Pirrone:
dopo questi fatti, voi, da che parte state?
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