Un appello sui social ha salvato la vita a un 24enne malato di leucemia
Si chiama Gabriele D’angiò il giovane affetto da leucemia e ricoverato nel reparto ematologia dell’ospedale Cardarelli di Napoli, che dopo l’ultimo ciclo di trattamenti necessitava urgentemente di una trasfusione.
Purtroppo però il suo gruppo sanguigno è 0 Rh negativo, l’unico che può ricevere donazioni di sangue solo dallo stesso donatori dello stesso gruppo, di cui l’ospedale in quel momento non era fornito. E’ in quel momento che a un amico di Gabriele viene l’idea di lanciare un appello tramite Facebook per trovare il sangue necessario a salvargli la vita.
«Molti più amici di quanti abbia mai immaginato»
La risposta non tarda ad arrivare, tanto che in una notte sola arrivano cinquanta sacche di sangue solo grazie alla mobilitazione sul social. In risposta alla commovente incredibile adesione all’appello, Gabriele posta la foto mentre fa la trasfusione, scrivendo: «Solitamente si dice che i veri Amici si vedono nel momento del bisogno e che spesso si possono contare sulle dita di una mano. Nulla di più FALSO! Non sono solito pubblicare mie cose sui Social, ma con questo post volevo ringraziare di cuore tutti i miei amici. Come molti di voi ormai sanno ieri ho avuto bisogno di una trasfusione di sangue in maniera abbastanza urgente di gruppo 0 Rh – (il più raro in assoluto, l’unico gruppo che può ricevere solo dal suo stesso tipo) e nel giro di pochi minuti ho trovato le home dei maggiori Social Network sommersi di messaggi e richieste per cercare un donatore. Non so che dire, davvero. Sono rimasto senza parole… – I tantissimi messaggi ricevuti tra ieri ed oggi mi fanno capire che non mi ci vuole una sola mano per contare quelli che effettivamente ci tengono a me e mi vogliono bene, ma ce ne vorrebbero un centinaio! Volevo semplicemente ringraziare tutti. Un Grazie non di educazione o di circostanza, ma un grazie che viene dal cuore. Un grazie che stamattina avrei voluto dire personalmente ad ogni persona che è venuta qui in ospedale per donare il sangue ed a chi nonostante la distanza geografica ha comunque condiviso la notizia per diffonderla. Un Grazie ricolmo di lacrime di gioia perché in effetti mi ha fatto capire che mi siete vicini tutti, anche persone che abitano a km di distanza e che non sentivo/vedevo da una vita. Grazie. Grazie di vero cuore da un ragazzo 24enne che improvvisamente si è ritrovato con molti più Amici di quanto abbia mai immaginato di avere. Grazie, vi voglio bene». Parole che, senza bisogno di raccontarlo, sono state immediatamente condivise da migliaia di persone.